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152 terzo intermezzo


DAMA

Signore, a Lei m’inchino

CAVALIERE

La musica è dolcissima, è splendido il festino.

(Si avvicinano ballando)

Doman sarò lontano, ti stringo in fantasia
Sul cor, ti bacio gli occhi, ti do l’anima mia.

(Si allontanano)

Ballar bisogna e ridere, avendo a gola il pianto.

DAMA (ironicamente)

Sì, sì, ballare e ridere; siamo felici tanto!

(Riverenze)

CAVALIERE

M’inchino a Lei, signora.

DAMA

Signore, a Lei m’inchino.
Che grazia, che malizia nel trillo del violino!

(Si avvicinano)