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favole per i re d’oggi 45

XIX.


VIZIO E VIRTÙ


Un cane e una cagna coglievano il bramato frutto della loro passione, in riva a un fiume: e il tepore primaverile e l’umida frescura dell’erbe, davano tanta foga alle loro piccole membra, che un somaro, il quale da due ore assisteva indifferente a quel gioco di amore, alla fine non potè far a meno di urlare con voce sinceramente commossa: — Bravi, giurabbacco! Così mi piace!

Nel medesimo tempo un luccio, che da un’ora non aveva più avuto core di levar fuori il capo, riaffacciandosi finalmente e vedendo ancora la stessa scena di un’ora prima, rituffò in fretta la testa gridando: — Che vergogna!!...

Vattici un po’ a raccapezzare, in questo benedetto mondo!