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favole per i re d’oggi 35

convulsi; ecco, alla fine, si ricoprono l’un l’altro di vomito, nella più sconcia maniera del mondo.

Allora i marinai ridono a crepapelle. E fanno bene. Però, guai se qualcuno s’attentasse a ricordare a loro, quante volte, in uno svolto di strada fuor d’una bettola, quasi in ogni porto del mondo, con qualche solido inglese o con qualche inafferrabile spagnolo, in mezzo a un cerchio di curiosi, han fatto su per giù la medesima figura di quelle due dame!

Non so come la pensiate voi: ma io, prima di ridere dell’ira degli altri, vorrei saper ridere della mia.