Pagina:Favole per i Re d'oggi.djvu/101


favole per i re d’oggi 97

parole di conforto, e saprai quello che più ti convenga fare per il tuo meglio.

E il farfallone, subito, giungendo l’ale sul dorso: — È presto detto: sono innamorato pazzamente d’una bella farfalla d’argento: l’ho rincorsa un giorno intero, le ho dette tante parole d’amore: tutte quelle che sapevo. Inutile! Ella mi fugge e non ha pietà di me, capite?! Ora s’è nascosta e non la trovo più. Consigliatemi dunque!

In mezzo a un silenzio religioso, il coccodrillo, raccolse un momento le idee, poi parlò e disse: — Tu sei innamorato?... Io l’avevo subito capito! Male! Male!... Molto male!... alla tua età! poichè io ben vedo che tu sei molto giovine!... Ti valga il mio esempio; io ho amato per la prima volta centosessanta anni or sono, quando già da quaranta anni conoscevo il mondo...! Non aver fretta! è il mio consiglio. Non aver fretta, fanciullo! e sappi farti desiderare dalle femmine!... Una volta io, avevo allora cent’anni, mi trovai nel tuo caso medesimo: ebbene, rifiutato da una femmina che mi piaceva, giurai a me stesso che un giorno sarebbe mia. Non feci altro che aspettare: cinquant'anni dopo era tra le mie braccia!... Aspetta dunque, fanciullo! Aspetta, non aver fretta: questo è il consiglio che ti dò.

Un mormorio di ammirazione corse tra le bestie.

Ma la farfalla d’oro sorridendo disse: — Ho capito. Mi consigliate insomma, di diventare un coccodrillo. Mi dispiace ma non posso.

E, detto, aprì l’ale splendide e volò via, in cerca del suo amore.