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84 | fausto. |
Di festevoli cori;
Ivi sono gioconde
Danze di danzatori.
Ognun suo vario affetto
Segue; ognun per l’aperto
Coglie facil diletto.
E qual move per l’erto
Alle montane vette,
Quale a nuoto si melle
Nell’immenso dei flulti.
Altri per le correnti
Erra dell’aria; e tutti
Della vita nel giubilo;
Tutti sotto i clementi
Astri, onde piove amore,
Onde piove favore.
Mefistofele. Egli dorme! Assai bene, miei teneri aerei fanciulli; voi me l’avete bellamente sopito con amabile cantilena, e ve ne so grado. — Tu non sei ancora uomo da tener legato il diavolo. Volteggiategli ora dintorno con giocose immagini di sogni: sommergetelo in un mare d’illusioni. Se non che per rompere l’incanto di questa soglia io ho pur bisogno del dente di un topo. Ve’, non mi occorre scongiurar lungamente; già ne sgambella uno a questa volta che mi darà subito retta.
Il signore dei sorci e dei topi, delle mosche, delle rane, de cimici e de’ pidocchi, ti comanda di farti in qua e di rodere questo sogliare li dov’egli te l’ha stroppicciato con olio. — Ecco già tu vieni a salti. Or animo al lavoro! La punta che mi dà impaccio è codesto estremo lembo: su, dàlle di un