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68 fausto.

Un vecchio contadino. È pur bello, signor dottore, che non abbiate oggi a sdegno di uscire fra noi; è bello il vedere un sì gran sapiente prendersi diletto fra la calca del popolo. Toglietevi adunque questo bellissimo boccale che abbiamo empito di fresco. Sporgendolvi, io vi desidero di gran cuore che non vi accheti soltanto la sete; possiate ancora aggiugnere tanti giorni ai vostri giorni quante son gocciole in esso.

Fausto. Accetto la cortese offerta, e, rendendone grazie, bevo alla salute di tutti. (Il popolo gli fa cerchio intorno.)

Il vecchio contadino. Da vero avete fatto assai bene ad apparire in così lieto giorno. Voi foste, ben mi rimembra, l’amico nostro anche nei giorni tristi; e molti che son qui vivi furono da vostro padre campati dall’infuriare della febbre ardente, quand’egli mise un termine al contagio. Voi pure, tutto che giovinello, andavate per le case degl’infermi; molti cadaveri n’erano portati fuori, e voi n’uscivate sempre illeso. Siete stato a dure prove, ma al soccorritore è venuto soccorso da alto.

Tutti. Salute all’uomo provato! Possa egli lungamente ancora soccorrerne!

Fausto. Inchinatevi dinanzi a Colui che è lassú, però ch’egli insegna soccorrere, e manda il soccorso. (Egli passa oltre con Vagner.)

Vagner. Che sentimento debb’essere il tuo, o uomo grande, veggendoti ammirare da tanta moltitudine! Beato colui al quale è sì bene meritato dalle sue doti. Il padre ti addita al figlioletto; ognuno chiede di te, e accorre e si affolla intorno a te; i