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parte seconda. 499

Gli Angioli Primitivi.

   Dura impresa è nostra a trar codesto
   Velo mortal su per l’eterea via;
   Foss’ei pure d’asbesto,
   Impuro è tuttavia.
   Quando la possa arcana
   Dello Spirto immortal che fonda e crea
   Gli elementi d’un mondo a sè rappella,
   Rotte mandar le anella
   Di loro stretta e duplice natura
   Agli angioli del ciel non è concesso;
   Chè solo all’increato
   Perfetto amor di svincolarle è dato.

Gli Angioli Novizi.

     Di mezzo alla leggera
   Nebbia e a’ vapori onde ricinte sono
   Codeste rocce di granito, un suono
   Parte, qual d’una schiera
   Di spirti che qui presso errando vada.
   Ma vie più si dirada
   Il vel frapposto, e a noi l’avventuroso
   De’ beati fanciulli eletto stuolo
   Rivelasi, che a volo
   Si distende pel liquido sereno.
   D’ogni affanno terreno
   Francato il gentil coro
   Mostra i lucidi e tersi
   Vanni, e ’l bel manto di rugiada aspersi;
   E già delle superne
   Sfere pregusta le dolcezze eterne.
   Or che pronto è a salir, lasciam, fratelli,