Pagina:Fausto, tragedia di Volfango Goethe, Firenze, Le Monnier, 1857.djvu/501


parte seconda. 493

                Me colpite!
                Me stringete!
                Me ferite!
                Me pungete!
   Ma di colpi e di punte aspri e mortali,
   Così che il periglioso
   Fral nella tomba alfine abbia riposo;
   Nè altro resti di me, se non la día
   Ardente stella che nel ciel s’india!

Pater Profundus, da una regione al basso.1

   Sulla vallea profonda
   Come la rupe eternamente incombe,
   Come si mesce ognor onda con onda,
   Se i campi allaghi torbida fiumana;
   Come per forza arcana
   Sollevarsi repente
   Altera quercia suol che i venti sfida,
   Tale un amor simpatico, possente
   Che tutto informa e nutre al ciel ne guida.

   Selvaggio, immenso odo fragore intorno,
   Qual se le masse del granito enormi
   E le foreste andassero, simili
   Ad oceáno, per lo ciel vaganti!
   Pur di mezzo allo strepito, la piena
   Degli agitati flutti ecco s’avanza
   Gli aperti campi a fecondar rivolta.
   La cascatella che di balza in balza

  1. In queste indicazioni: Regione bassa, Regione media è probabile che si alluda alle abitudini di certi Ordini Religiosi che si stabiliscono di preferenza nelle valli o sopra le alture:

    Bernardus valles, colles Benedictus amabat.