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creato ha da ridursi nel nulla? — Là tutto è finito! — Che se n’ha da conchiudere? Ch’egli è nè più nė meno come se mai stato non fosse, e tuttavia ciò s’agita e si rimescola quasi pur fosse qualche cosa. In fede mia! l’eterno mio vuoto emmi più a grato le mille volte.

canto funebre.

Un Lemure solo.

     Chi a gran colpi di vanga, un ostello
     Così fetido e vil m’apprestò?

I Lemuri in coro.

     Questo asilo gli è ancor troppo bello
     Per chi in ruvido lin si fasciò.

Un Lemure solo.

     Come denso è quest’aëre e muto!
     I domestici arnesi ove son?

I Lemuri in coro.

     Eran d’altri; ed il fitto scaduto,
     A riprenderli venne il padron.

Mefistofele.

     Giace la salma; e se lo spirto evadere
     Cerchi, dinanzi a lui tosto il chirografo
     Squaderno ch’ei m’ebbe col sangue a scrivere.
     Ma a questi di son tante le versazie
     Tentate a sveglier di mia mano le anime! —
     L’antica arte adoprar or torna inutile;
     E delle nuove abbiam ben poca pratica.
     Altra fiata potuto avrei d’impiccio
     Trarmi da solo; ed or, compagni all’opere
     Cercar m’è forza. — Oh gran miserial Al peggio
     Vanno le cose, oh! certo al peggio volgono! —