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NOTTE OSCURA E PROFONDA.


Linceo guardiano della torre, cantando mentre sta alla vedetta. Nato per vedere, messo qui per osservare, inchiodato alla torre, il mondo mi dà nel genio. Spingo l’occhio alla lontana, e veggo come avesseli da vicino la Luna, le stelle, il bosco, il cerbietto. Quindi mi si pare in ogni oggetto l’eterna magnificenza, e a quella guisa che me ne compiacqui per lo innanzi, séguito pur sempre a deliziarmene. Pupille avventurate, ciò che aveste mai a vedere,

    Achab pertanto si ritirò a casa sua sdegnato.... e non prese cibo. Or Jezabele, sua moglie scrisse una lettera a nome di Achab, e la sigillò col sigillo di lui, e la mandò a’ seniori e a’ magnati che stavano in quella città, e abitavano insieme con Naboth. E la sostanza della lettera ell’era questa: Intimate il digiuno, e fate sedere Naboth tra i principali del popolo, E mandate sottomano due uomini figliuoli di Belial, i quali rendano falso testimonio contro di lui, e dicano: Egli ha bestemmiato contro Dio e contro il re; e voi conducetelo fuora e lapidatelo, e cosi muoia.» — L’ordine di Jezabele fu eseguito; ma l’occupazione della vigna riuscì fatale ad Achab. (Dei Re, III, 21.) Mefistofele, che sa l’avventura di Naboth, alla quale senza verun dubbio avrà, qualche migliaio d’anni prima contribuito, trova che Fausto nella colpevole sua cupidigia altro non è che un misero plagiario del re di Samaria. Le umane passioni, eziandio ne’ più strani loro traviamenti, nulla inventano di nuovo: mirabile punto di vista, che se da un lato serve alla causa di Mefistofele nel processo ironico da lui intentato contro l’umanità, giova dall’altro al bene. Tolgasi al delitto la parte che vi hanno la boria e la mala propensione, che n’avanza? Del resto, l’amare i proverbi e le sentenze, e lo spacciarne fin quando v’ha rischio di predicare con quelli il bene, la è qualità tutta particolare al personaggio di Mefistofele. In fondo il vecchio diavolo non è poi tanto tristo quanto s’immagina; se la natura demoniaca trapela ancora, ciò avviene per intervalli, e quasi a non perderne l’abitudine: ma la sua individualità si cancella, e prende più dell’umano. V’ha in ciò che lo riguarda un tocco di panteismo.