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parte seconda. 299

globo s’abbassa. Prudenza vuole ch’io mi ritiri. (Si allontana.)

I Viaggiatori aerei nello spazio.

Homunculus. Librati ancora una volta attorno a codesta fiammella orribile e spaventosa; giù nella valle, e fin dove l’occhio può spingersi, non s’intravvede che fantasmagoria.

Mefistofele. Io scopro, quasi a traverso di un antico finestrone, nella sozzura e delle macie, dalla parte del Nord, spettri d’una laidezza che non ha pari: e qui appunto come colaggiù mi trovo a meraviglia.

Homunculus. Osserva quell’alta fantasima che ne precede a gran passi!

Mefistofele. Diresti che le sa male di vederne trasvolare per aria.

Homunculus. Lasciala andar a sua posta! e tu vanne a posare il tuo cavaliere. Egli riavrà di tratto la vita cui va cercando nel regno della favola.

Fausto, toccato appena il terreno. Dov’è ella mai?

Homunculus. Noi nol ti sapremmo ben dire, ma potrai probabilmente informartene qui tu medesimo. Suvvia dunque, innanzi che aggiorni, va da una in altra fiammella a investigarne la traccia: nulla evvi d’impossibile per colui che potè arrischiarsi di penetrare appo le Madri.

Mefistofele. Ed io pure ho in capo il mio ruzzo; ciò non di meno il meglio sarebbe che ciascuno dal suo canto corresse qua e là tra’ fuochi in cerca