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e su le opere di volfango goethe 17

cielo. Io conobbi un Inglese che s’appiccò per togliersi dalla seccatura di doversi vestir tutti i giorni; e un buon giardiniere che appoggiato sulla sua vanga esclamava con un fare di desolazione veramente ingenua: Dovrò io veder sempre quelle nuvole maledette passar da un capo all’altro del cielo?

»Spesse volte il potere di questo mal morale si accorda in proporzione colle qualità e colle virtù degli infelicissimi che ne son vittime. Le blandizie de’ grandi, il frivolo capriccio delle amicizie, degli amoretti, tutti i casi dell’umana vita scuotono un’anima troppo irritabile e troppo febbrile: deboli sempre ne’ nostri combattimenti co’ vizj noi ci troviam bersagliati da questo interminato conflitto. Noi ricadiamo incessantemente negli stessi errori: spesse fiate le sventure che c’imaginiamo sono attaccate alle nostre stesse virtudi, e nell’impotenza in cui ci sentiamo di segregar queste da quelle, tratti a disperazione dalla nostra incurabile debolezza, noi ci determiniamo a trionfar della vita, togliendocela con un pugnale.

»Tali erano i pensieri la di cui pericolosa atmosfera inebbriava la mia fantasia offuscata. Io era giunto persino a meditare a lungo su i mezzi diversi che tristamente stanno in mano dell’uomo per liberarsi dall’esistenza. La morte di Ottone eccitava sopra tutto la mia ammirazione: vinto costui, ma ancor padrone di una parte di mondo, pensa egli con animo addolorato alle vittime che la di lui ambizione manderà quanto prima a morder la polve nei campi di battaglia: egli risolve di non commettere questo nuovo misfatto, risolve di uscir spontaneo dalla vita, di rinunciare all’impero ed alla luce del giorno. I suoi amici convocati a una gran festa sono ben lontani dal penetrare quest’infausto disegno del loro principe, del loro eroe. All’indomani della festa egli è trovato giacente nel suo letto, con placido aspetto e con un ferro nel seno. Tra i suicidi, pensava fra me, quest’è forse quello che ha maggiormente manifestato, in chi lo ha commesso, forza d’animo e libertà di mente.