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202 | fausto. |
Di rimorsi crudeli
Cocente dardo che la strazia, e dalla
Coscienza commossa escano fuori
Della vita mortal tedi e terrori.
In quattro stadi partesi, il sapete,
La notte, questa notte alma e serena
Che a tondo il carro mäestoso mena.
Provvedete solleciti non uno
Attimo ne trascorra inoperoso:
A placido riposo
Sovra origlieri di be’ fior contesti
Ne adagiate la fronte, e cospargete
Su lei l’obblivïosa onda di Lete.
Alle torpide membra
Torni l’alma salute in questo grato
Sopor che verso un dì novo lo spinge;
La più dolce indi fia per voi compiuta
Ed ultima fatica
Rendendo al ciglio suo la luce amica.
Coro. (Una, due o più voci alterne, o concertate insieme.)
Appena i fior del prato
Culla la mite orezza,
E di fragranze eteree
L’aëre intorno olezza:
Amabili, graditi
Oda per voi concenti,
Sì che l’età fanciulla
Quando posava in colla
Quel mesto cor rammenti.
Poi sovra i chiusi cigli
Levemente passando i rosei diti