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ATTO PRIMO.




LUOGO APRICO.


Crepuscolo.


FAUSTO sur uno strato di molle erbetta, sfinito, inquieto, per addormentarsi, gruppo di SPIRITI, che si agitano e volteggiano in cerchio. Piccole forme graziose.

Ariele. (Canto con accompagnamento di cetre eolie.)

         Appena vien che cada
       Dal cielo in primavera
       Sui campi la rugiada;
       Appena è che si veggia
       La mèsse che biondeggia;
       Piccoli Silfi a stuolo
       Traggon per dar aita
       A quanti son che in duolo
       Menan quaggiù la vita.
         Sia tristo od innocente,
       Se da miseria afflitto,
       A lor pietade ha dritto.

     O voi che in sul capo ghirlanda gli sate,
  Aërea falange, tempo è che si mostri
  Del vostro decoro qual cura serbate.

     Di quell’alma inquïeta
  L’ardor si tempri: rimovete il truce