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186 fausto.

Idealista.

      Ben questa volta in me la fantasia
    Ha preso il sopravvento alla ragione;
    Perchè, se è ver che tutto quanto io sia,
    Oggi son anche un pazzo da bastone.

Realista.

      Ahi, l’entità, s’è fatta il mio tormento;
    Ed oggimai m’è andata nelle rene;
    Quassù la prima volta ecco mi sento
    Tutto tremar su’ piedi; — oh, chi mi tiene?

Soprannaturalista.

      Beato me che simil visioni
    Mi son concessel Poi che da quest’irti
Cipigli di fantasmi e di demoni
M’è dato argomentarne i buoni spirti.

Scettico.

      Seguendo le fiammelle, ognuno estima
    Che per la traccia va di gran tesoro.
    Or poichè Zweifel sol con Teufel rima
    Dove potrei me’ star che infra costoro?

Maestro di cappella.

    O di ranocchi malto gracidare!
    O grilli, dilettanti senza onore!
    Becchi di mosche, nasi di zanzare,
    Far non sapete al canto altro tenore?

I lesti. Noi, turba grande, sans-souci siam detti,

    Destri e faceti a tutti facciam festa;
    Or che sui piè star non possiamo eretti,
    Mirabilmente andiam sopra la testa.

I goffi. Oimė i bei desinari, oimė le gaie

    Cene, oimè il tempo che non fa ritorno!
    Strutto danzando abbiam sin le tomaie,