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CENNI

SU LA VITA E SU LE OPERE DI VOLFANGO GOETHE,1


(Dalla Foreing Review.)


Un uomo che all’età di ventidue anni appena si trovò a capo della letteratura europea e che in un’età più che ottuagenaria riverito quale patriarca della filosofia e della poesia alemanna, ha saputo conservare nelle sue venerabili mani lo scettro letterario che i suoi connazionali gli porsero e che i forestieri non gli contesero; un uomo che raccolse a sè l’ammirazione di tutti i partiti letterari, e ottenne gli stessi omaggi dagli Schlegel e dai Coleridge; un ingegno potente che tutto abbraccia, tutto comprende, e il misticismo e la filosofia e il dramma e la critica e le ispirazioni della lirica e lo scetticismo della storia; questo rappresentante del secolo decimonono e della Germania contemporanea, merita pure un esame profondo, merita, se non fosse altro, uno studio spassionato pel fenomeno che ci offre l’estensione svariata delle sue cognizioni e l’universalità della sua gloria. Egli tiene a’ dì nostri in Germania lo stesso posto che occupava Voltaire in Francia verso la fine del secolo decimottavo.2 Goethe, simile in questo al

  1. Giovanni Volfango Goethe nacque a Francoforte sul Meno, il di 28 agosto 1749, da un vecchio jurisperito di questa città, e mori a Veimar il 22 marzo 1832. Questi Cenni sono tolti dal fascicolo XV, dicembre 1830, dell’Indicatore Lombardo.
  2. Quando fu scritto questo articolo, l’Europa non era ancora dolente per la morte del Goethe.