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108 | fausto. |
Il re disse: Olà, il sartore!
Il sartor venne a gran fretta.
Fa una vesta a monsignore,
Fagli brache e mantelletta.
Brander. Dite al sartore che guardi bene quel ch’egli si fa; badi specialmente che le brache non facciano una piega, chè ne va il collo!
Mefistofele canta.
E su avvolto in seta e in belli
Drappi ad oro ed in broccato;
Pien di nastri ebbe gli occhielli,
E una croce sul costato.
Fu ministro immantinente,
E lo sprone ebbe e il tosone;
Trasse in corte ogni parente,
Qual fu conte e qual barone.
Ed in corte pelle pelle
Cavalier mordeano e donne;
La regina e le sue ancelle
N’avean sempre pien le gonne.
E nessun per buon rispetto
Ardia pur grallarsi; noi,
Noi mettiam l’ugne di netto
Su ogni pulce che ci annoi.
Coro.
Noi mettiam l’ugne di netto
Su ogni pulce che ci annoi.
Frosch. Bravo! bravo! è graziosissima.
Siebel. Tal sia d’ogni pulce.
Brander. Appunta le dita, e ghermiscile bellamente.
Altmayer. Viva la libertà! Viva il vino!
Mefistofele. Berrei volentieri in onore della li-