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— 58 — Un indovinello sardo (Uosa). D. Duol montes paris paris Dual cannai trimnlende Unu porcu istofoggende (*; Unu cane « bau, bau » R. S’ ornine arende cum sol boes. D. Due montagne uguali uguali Due canne tremolanti Un majale grufolante Un cane « bau, bau » R. L’uomo arante co’ buoi. Due noterelle di toponimia sarda. Oltre alla forma comune juncu e giuncu (dal lt. juncus) da cui s’intitola un villaggio distrutto nella (*) Istofoggende — Lo Spano non registra che isforrojare log., nel significato di: scavare, frugare, grufolare. Quest’ultimo risale alla voce fondamentale furca, donde si formò exfurc’lare. — Richiama qui la nostra attenzione V o sardo dall’ u lt. e la inserzione del medesimo o dopo la r geminata di furca (cf. Guarnerio, Romania ). Istofoggende deriva invece da toffa e significherebbe propriamente: scavar fossi: Toffu — fosso è probabilmente metatesi di fottu - fossa (cf. Tattari, Sassari) o la forma metatetica del Bresciano — poffa = fossa, fovea (Flechia, Dell’orig. della voce sarda Nuraghe , p. 14, n. 1) — donde si spiega toffau = il nuraghe cinto di fosso. Noi perciò dovremmo stabilire per il nostro verbo un latino

  • exfossuc’ lare (dal lt. dim. fossuc’la) sul modello di * ex furo’ lare

che dovrebbe dare, a rigore di fonologia, in questo nostro dialetto isforroggare — appartenendo invece isforrojare ad un’altra zona dialettale pure logudorese.