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— 50 viamo la stessa parola: katèvulu a Moliterno e a A Reggio di Calabria — katègula a Laurea na (prov. di Reggio di Calabria) = fossa lunga e stretta per la propagginazione delle viti. Il Morosi (A. G., XII) propone per spiegare la voce calabrese il greco xaxafioXàoa derivato dal paleogreco xaxajfoXrj. Il Meyer gli osserva giustamente che il calabrese katèvulu è il neogreco xaxé(3oXov invece di xa xà3oXov colLs dell’aumento verbale (cf. p. e. àve|3axóv per àvapaxóv). Per noi basti notare che la forma sarda è un prezioso elemento greco nei volgari dell’isola — derivato da xaxapàXXto — colloco, pongo già, scavo, sinonimo di xaxopuaaw — scavo, donde xax&puj — fossa, antro, caverna (SoF.) — anche xaxwpi£ axéyy (coperta -- canale sotterraneo, chiavica, condotto. Zonni m. mer. r- sparto — specie di giunco marino è il greco a^ocv^ov) (da evolvo?) equivalente di arcàpxos ^ — sparto (spartium scoparium ovvero junceum Linn.) — un arbusto del cui gambo s’ intrecciano nastri, corde, diverso dal lygeum spartum ovvero stipa tenacissima Linn. che cresce nella Spagna e in Africa (serve al medesimo uso ed è detto tuttora esparta, ma fu conosciuto soltanto più tardi per mezzo dei Cartaginesi).