cipizio, luogo scosceso — voci in cui è evidente la
composizione della parola cala + fossa o * foveum
(per fovea).
Deriv. incalancare v. n. p. log. — incavernare —
mettere il piede in qualche fessura (del cavallo).
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Incabigliare v a. log. (Osilo) = it. accapigliarsi
— azzuffarsi. Tutt’e due questi verbi hanno comune
l’origine dal lt. capilliis — per indicare « prendersi
per i capelli ».
Al greco xir pÓQ « piegato, curvo » risale il mediolatino
gubbus , gibbus donde l’it. gobbo. In sardo oltre
al gobbu del dialetto comune (però la voce non è indigena)
hanno per sviluppo fonetico regolare dalla
forma latina esposta sopra le seguenti parole : zumbu
log. gobbo — zumbeddu mer. m. — gobbetto —
« zumburu » (lt. gibber) m. mer. gobba e zurumba
(per metatesi) f. log. (n. s.).
Zumburudu (lt. * gibberutus — da gibber donde
anche il prov. geberut; cat. geperut — cf. Michaelis,
St. 33, Nota. Baist. 7, v. 244).
Zumbosu (lt. gibbosus) log. gobbo. Es.: « Muru zumburudu
» — muro che ha fatto corpo. Zumburusone
m. log. — gobba convessità.
Zurumbone fper metat.) log. — gobba — « de labia »