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XLIX
A Paolo Luigi Raby
Per le nozze di Giulio Mattoni e di Teresa Bruna.
(1796)
Non piú la misera Dora guerriera
reca all’Eridano sanguigna l’onda,
né miete barbara turba straniera
l’erbosa sponda.
5Non alle teutone squadre tributo
le meste portano genti sdegnose,
non l'util piangono sposo perduto
le afflitte spose.
Di pugne strepito dagli antri cupi
10dell’alpi cozie piú non rimbomba,
non s’ode fremere dall’alte rupi
gallica tromba.
Ride dai svizzeri monti al profondo
seno del Tanaro gioia vivace,
15vibrò sui squallidi campi fecondo
raggio la pace.
La falce livida, deposto il brando,
affila placido il mietitore;
canta la rustica plebe danzando
20inni d’amore.
— Pace! — risuonano la valle e il monte,
e fin tra i taciti silvestri orrori;
— Pace! — sul margine gridan del fonte
ninfe e pastori.