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libro primo 79

XLIII

A Ferdinando III re delle Due Sicilie

per l’approvato matrimonio segreto del cavaliere Antonio Micheroux,
nominato ministro residente presso la repubblica di Venezia

(1791)

     Signor, non t’amo perché in aurea cuna
nascesti grande per scettrato orgoglio,
perché serva al tuo piè ride Fortuna
e ti teme l’Italia assiso in soglio;

     5ma, perché degno di regnar, tu senti
che re non è chi con paterna e tenera
cura non regge le commesse genti,
non serba i patti e umanitá non venera.

     Mentre, indecisa, al lusinghiero suono
10di libertá s’agita Europa, invidia
util tu desti, ed adorato in trono
servi alle leggi e non paventi insidia.

     Te il bifolco campan fra l’arse glebe
canta, agl’inerti buoi pungendo il femore,
15te lieta invoca la sincera plebe,
delle fatiche e degli affanni immemore.

     Te ancor rammenta chi ’l profondo beve
Istro, terror delle campagne austriache,
te Dora ed Arno e quel che ’l mar riceve,
20gemendo inquieto, fra le sponde adriache.

     Su questo io veggo le celate faci
mostrare Imene ed agitando accendere,
veggo l’amico, fra i singhiozzi e i baci,
dal niveo collo della sposa pendere.