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70 | odi |
25Fa’ che di poche oda il delitto orrendo
ed il supplizio, e men proterva e fiera
l’alta paventi del destin tremendo
legge severa.
Star le danaidi con punita mano
30miri sul fiume, che pietá non sente,
empiendo il vaglio e riempiendo invano
d’onda fuggente.
Empie! poterò, in feritá maestre,
servir del padre ai tradimenti ascosi:
35empie! potêro con le infide destre
svenar gli sposi.
Una, fra molte, al genitor crudele
splendida seppe preparar menzogna,
l’amante a morte e sé rapir fedele
40alla vergogna.
— Sorgi — ella disse — dal fatal riposo
pria che le cure del mio cuor sian vane!
Sorgi, e deludi, inaugurato sposo,
l’empie germane.
45Lorde, ahi, le veggo di fraterno sangue
su l’alta sponda del tradito letto,
sciolte le chiome, e del marito esangue
curve sul petto!
Te lunge e ignoto alle paterne squadre,
50e ceppi e strazi affronterò piú forte;
lieta se posso te salvare e il padre
con la mia morte.
Vanne, e per l’ombre il casto amor ti guidi
ove ti reca il piede incerto o il vento!
55Vanne, e l’istoria su la tomba incidi
del mio tormento!