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ho ristampata, con diversa intitolazione, come iv del ii libro della presente ediz.; nonché la data del 1786 all’ode Lo sdegno.
Passando ora agli altri componimenti poetici, nella pubblicazione dei quali non avevo altro predecessore che Agostino Fantoni, cui, come si è potuto scorgere, non dispiacque abbondare in divisioni, credetti opportuno intitolare Scherzi quel gruppo di poesie che nel cit. disegno d’edizione era indicato col nome di Odi senz’altro (a differenza delle odi propriamente dette, ivi intitolate Odi oraziane); e ciò, sia perché Scherzi chiamò l’autore quella parte che ne pubblicò nel 1784, sia perché includere fra le odi, p. e., alcuni sonetti sarebbe parso un nonsenso. Perciò tra gli Scherzi feci rientrare gli Epitalami (del primo dei quali stabilii la data sulla testimonianza dell’autore), le Odi anacreontiche, i sonetti indicati nel cit. disegno, e le liriche stampate da Agostino Fantoni, a pp. 137-296 del in vol. della sua ediz. Credetti per altro rispettare un po’ meglio del nepote la volontá di Labindo, non collocando tra gli Scherzi quei componimenti che l’autore per una qualsiasi ragione voleva sopprimere, e introducendo, in quelli che restavano, le varianti indicate dal F. nel citato disegno. Cosí parimente non inclusi tra gli Scherzi il componimento intitolato Amore ape, poiché il suo posto, come dimostra l’ediz. di Livorno, 1792, doveva essere tra gli Idilli. Delle varie poesie disposi in ordine cronologico quelle di cui avevo la data, e a esse feci seguire, nell’ordine dato dal nepote, le altre; avendo cura, come era naturale, di porre in principio l’Introduzione (non datata) e in fine la Conclusione (quantunque datata).
Per le Notti ho seguita scrupolosamente l’ediz. del 1792, che ho tenuta presente anche per gli Idilli, in cui ho comprese anche le poesie che il nepote intitolò Egloghe, le quali tutte, tranne una (che perciò ho inclusa in altra parte del volume), hanno contenuto idilliaco. A quel gruppo di endecasillabi sciolti, ai quali il nepote aggiunse l’Eroide di Armida e Rinaldo e dette il titolo complessivo di Poemetti, ho ridata l’intitolazione, voluta dal F. nell’ediz. del 1792, di Sciolti, rimandando ad altra parte del voi. l’eroide anzidetta, e aggiungendo qui per converso l’Epistola a Napoleone Bonaparte, di cui precedentemente si è fatta parola.
Finalmente in un’ultima sezione, intitolata Varia, ho compreso gli scritti poetici che non rientravano nelle precedenti partizioni, sia perché dal F. rifiutati, sia per altre ragioni. Cosí il lettore vi troverá un’ode (n.e ii), pubblicata nel 1791 in un opuscoletto e poi