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374 sciolti

345s’ergeran mal sicuri: in ogni core
avrai l’altare e in ogni volto, sparso
di lacrime di gioia e al ciel rivolto,
perpetui voti e ricompensa eterna.
— Qua — si dirá — stette di Lodi al ponte;
350lá, valicando 1'Alpi Rezie, venne,
non atteso, a Marengo, e vide e vinse.
Qua cancellò malaugurati patti,
per cui nordiche schiere ebbero il varco
dell’Alpi Giulie, ed inondar di sangue
355l’Adige, il Po, la Dora, il Tebro, il Tronto.
Lá, delle leggi inviolate all’ombra,
si assise Padre della patria, amico,
educator del popolo, migliore
Romolo e Numa sul Tarpeo risorto. —
     360Si addensi pure congiurato il nembo,
Euro, Noto, Aquilon dèstin procella:
quasi Minerva sui fecondi campi
d’Attica, lieti di feraci ulivi,
stará tua figlia, ma coll’elmo in fronte,
365coll’asta in pugno ed al cimento pronta.
Se incauta rabbia di straniere genti,
te fatto polve, scenderá dall’Alpe,
la tua grand’ombra sorgerá dal fondo
del venerato avello; e un grido solo,
370al tuo apparire, formerá di guerra
Italia tutta, che dai monti al mare
echeggerá liberamente, nunzio
che sei fra noi, che la virtú non muore,
che ne siamo gli eredi e che ci guidi,
375non minori degli avi, alla vittoria.
     Né per tanta grandezza e tanto affetto
sará gelosa la maggior sorella,
gigantesca di forze, ampia di forme,
dai costumi di cui l’alto dipende
380destin d’Europa o la miseria immensa;
né rival la minore. Odia or chi teme,
sdegna chi l’ha delusa e il fren ne morde:
ma generosa l’amerebbe e quale,
pria che l’Alpe varcasse, esser promise.