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idilli 341


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     Ma non morrò, ché nel tuo petto allora
avrá lo spirto mio vita migliore;
nel tuo cor, sempre mio, farò dimora,
e vivo tempio diverrai d’amore,
né potranno turbare, invidi, gli anni
le nostre gioie coi passati affanni.
11
     Quelle gioie che provo, e che vorrei
fossero un sogno, perché sono alate;
ché il dolore crudel non proverei
di vederle morire a pena nate,
o senza duol le crederei, scherzando,
nate col sonno, e morirei sognando.