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I

Il dove

1
     Dov’è del bosco piú l’orror frondoso,
sacro al dio dei pastor, s’incurva il monte,
e nel tacito sen d’antro muscoso
sgorga fra i lecci e i caprifichi un fonte,
che in interrotto gorgoglio lascivo
geme tra i sassi e si converte in rivo.
2
     Siepe ridente di selvagge rose,
tortuosa lambrusca intorno errante,
salici, canne, ontan, vetrici ombrose
difendono dal sol l’onda tremante,
che in cavo tufo, mormorando, piange
e in mille spruzzi, a piú color, si frange.
5
     Sul curvo sasso un invecchiato abete
erge, reciso, il putre tronco antico,
e va torcendo edra, tessuta in rete
con le pallide frondi, il fusto amico,
che, fuggendo la rupe in mezzo all’onde,
si pente del suo ardire e si confonde.