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notti | 297 |
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Curva l’eternitá sugl’indecisi
secoli, al nostro amor non può far danno;
non soggetti a temer, sposi indivisi,
tessere le sapremo eterno inganno;
tu sul mio seno, io fra gli amplessi tuoi...
Ma il figlio?... Ah, il figlio non sará con noi!
V
La condizione dell’uomo
Sestina.
Avida di saper, la fanciullezza
il famelico cuor pasce di speme;
periglio non conosce giovinezza;
desia virilitá; vecchiezza teme:
e, intanto, agli urti d’ogni etá soggetti,
ci rendono infelici i nostri alletti.