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scherzi | 265 |
XXXIII
L’amicizia
Ad un amico angustiato da continue febbri
Vedi, Carelli amabile,
scarchi di neve i monti,
sciolte da ceppi gelidi
Tonde vitree dei fonti.
5Fuggono i morbi squallidi
al natio lor soggiorno.
Di’: la tua febbre pallida
pigra t’è ancor d’intorno?
A te, del biondo Apolline
10ministro sacerdote,
son del figlio Esculapio
l’arti vitali ignote?
Non sai che i don di Bromio
sanâro Anacreonte,
15che da’ morbi il difesero
i lauri della fronte?
Di fervido «canaria»,
o di liquor del Reno,
o dell’annoso ciprio
20vino t’inebria il seno.
Lascia che al resto pensino,
proprizi a te, gli dèi:
essi, che al ben provvedono,
sanno che ancor vi sei.
25A che cercare instabili
ciò che avvenir ci addita?
sol le presenti gioie
ministre son di vita.