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234 scherzi



     Ma giá fra gli astri l’umida
100notte dal ciel precipita,
e la bicorne luna
affretta il corso tacito,
su la cheta laguna.

     Sposa, che tardi? della notte a pena
105sacra ad Imene la metá ti avanza,
tronca ogni indugio: dell’eletta stanza
varca la soglia.

     Ve’ quante faci tremule
al letto intorno splendono,
110quanti Silfi immortali
destan piú viva luce
con l’agitar dell’ali!

     Mira scherzar le Grazie,
gli Amori e i Giuochi garruli
115folleggiare ridendo:
sol della stanza in fondo
siede il Pudor piangendo.

     Mira l’eroe di pace in mezzo all’armi,
il tuo buon padre, che ver’te s’avanza,
120Sposa, che tardi? Dell’eletta stanza
varca la soglia.

     Imene, hai vinto: seguila
ed al Pudore additala,
del tuo poter trofeo.
125Viva imeneo Imene!
viva Imene imeneo!

     Come si avvolge e abbarbica
del pioppo alla corteccia
ellera tortuosa:
130sposo, coi casti amplessi,
stringi cosí la sposa.