Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
220 | scherzi |
Forse Eurito, cui palesi
son gli arcani, a noi promise
un’alterna — fede eterna
60in quel di che il tronco incise.
Sento ancor quello che intesi,
è giá un lustro, immenso ardore,
ché coi dardi — de’ tuoi sguardi
tutto in me discese Amore.
65Pria vedrò, ch’esserti infido,
privo il sol de’raggi suoi:
io lasciarti, — abbandonarti!
Ahi! crudel... Pensar lo puoi?
Questo allòr vedrammi fido
70teco, Fille, amante ognora,
se si asconde — il sol nell’onde,
o se nasce in ciel l’aurora. —
Io dicea, piangea la bella;
ma fra ’l pianto un dolce riso
75inostrava — ed increspava,
presso il labbro, il roseo viso.
M’abbracciò la pastorella,
mai piú bella di quel giorno,
e al tnmio braccio — fatto un laccio,
80all’ovil fece ritorno.