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208 | scherzi |
Godete: e alfin l’invidia
ne tacerá schernita;
ma, nel goder, sovvengavi
di rispettar la vita.
VIII
La dichiarazione
(1778)
Presso la sponda di scomposto letto,
su plumiceo sofá Fille giacea;
sciolte aveva le trecce, e il crin negletto
per lo collo e per gli omeri scendea.
5Reggea la destra il volto languidetto,
profumato origlier ambo reggea,
e un vel diviso su l’eburneo petto
varco insidioso agli occhi miei schiudea.
Fille guatommi: riconobbe a pieno
10il poter de’ suoi sguardi e sen compiacque,
togliendo il vel, che le pendea dal seno.
— Se il mio volto e il mio cuor, Tirsi, ti piacque,
dove sono, chi sei sovvienti almeno! —
Disse, sorrise vergognosa, e tacque.