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scherzi | 195 |
Soave fuoco sparsesi
vermiglio a lei sul volto:
75sorride e scuote gl’invidi
lini, onde giace involto;
inarca il ciglio e volgesi,
quasi ei vegliasse intorno;
ma le pupille negano
80tarde di aprirsi al giorno.
La bella sposa incurvasi
sul labbro e un bacio scocca;
fa il dolce fiato un vortice
nella dischiusa bocca.
85Mordonsi invan le gravide
chiuse palpèbre insieme;
invan, negando schiuderle,
tenace umor le preme.
Alle lusinghe tepide
90del caro labbro, il figlio
muto di notte svegliasi
e volge intorno il ciglio.
Vede la sposa: fuggono
i sogni, e l’alma luce
95sui rosei vanni aleggia,
e il giorno riconduce.
Rompe le spesse tenebre,
circonda il letto, ai baci
il velo toglie, accendono
100a lei gli Amor le faci.
Su l’antro i giochi vegliano,
germani dei piaceri,
perché i sogni non turbino
i taciti misteri.