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libro secondo | 135 |
Benigno, il ciel tanto mi die’ che, basta
da non bramar stolta ed inutil copia:
chi ha di voglie indiscrete anima casta
60vive contento e non paventa inopia.
Segue ricchezza aviditá: nell’oro
l’ozio germoglia al mal oprar propizio,
prepotenza trionfa, e del tesoro
veglian custodi l’ignoranza e il vizio.
65Che giova un soglio? Che. signor dei flutti,
raccôr le merci che ad Ormis si vendono?
se il povero ed il re svanisce, e tutti
nudi dell’ombre alla magion discendono.