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libro secondo | 129 |
XXX
Ai figli di Gaetano Filangieri
(1789)
La Filosofia così parla, conducendoli al di lui sepolcro:
Figli dell’uomo illustre, ecco l’avello
che un padre a voi, che a me un amico ha tolto:
l’uomo vi giace, ma il miglior di quello
non v’è sepolto.
5Vive il suo genio, dalla sorte eletto
a illuminare le dubbiose menti,
e a mille desta di virtude in petto
scintille ardenti.
A voi ricchezze non lasciò, ché il saggio
10non può avvilirsi a depredar con l’empio.
Sono i tesori, che vi die’ in retaggio,
gloria ed esempio.