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110 odi

XIV

A Luigi Fantoni

in morte di Giovanni Agostino Grimaldi della Pietra

(1782)

     Musa, lacero il crin, sciolta la vesta,
col plettro lamentevole
su quel sasso t’arresta.

     In ferreo sonno, nella muta pace
5dell’urna lacrimevole,
il pio Grimaldi giace:

     Grimaldi, a cui l’eguale invan richiede
Giustizia incorruttibile,
la Veritá, la Fede.

     10German, perché non eri a lui presente
nel momento terribile?
Or lo piangi..., e non sente.

     D’eternitá nella beata reggia,
lungi da questo esiglio,
15su le sfere passeggia.

     È giunto in porto; noi siamo in tempesta!
Tergi, Fantoni, il ciglio:
infelice è chi resta.