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X
Al duca di Crillon
dopo essere stata soccorsa Gibilterra dall’ammiraglio
Howe a fronte dell’armata gallispana
(1782)
Crillon, folle! che speri? Eh, non son queste
le maonesi sponde!
Ecco l’Anglo, signor delle tempeste,
che l’ardir tuo confonde.
5Mira di Calpe su l’invitto scoglio,
dalle famose prove,
scriver la fama del britanno orgoglio
Rodney, Elliot ed Howe.
XI
I baci d’Argene
(1782)
Quasi virginea rosa vivaci,
sollievo amabile delle mie pene,
lieti incurvatevi, perché io vi baci,
labbra d’Argene.
5Bocca adorabile, vuo’ consumarti,
stemprar mi voglio tutto d’amore:
solo dispiacemi che per amarti
non ho che un core.
Sento un incendio dentro le vene,
10sento una languida... non so che sia...
È gioia?... È spasimo?... Rendimi, Argene,
l’anima mia.