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Il Museo di antichità dell’Ateneo torinese non ebbe mai una indicazione storica che ne dicesse l’origine e le vicende, e come da umili principii salisse in poco volgere di tempo a grande e meritata rinomanza: scarse sono le notizie che si possono con sollecitudine raccogliere dai regii Archivi di Stato e della Università degli studii; e le guide o descrizioni delle cose notevoli della città, indirizzate alla universalità dei lettori e dei curiosi che si accontentano di conoscere alla sfuggita i principali monumenti, non hanno ricordi peregrini. Le ricerche minuziose sarebbero lunghe e per molti particolari infruttuose.
All’anno 1720 si fa risalire la istituzione del Museo di Antichità, quando Vittorio Amedeo II cedeva alla Università gli oggetti antichi, raccolti