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92 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI

muore qualche cinghiale ne’ boschi, vien divorato dagli altri cinghiali viventi. Gli orsi mangiano la carne degli orsi, e le tigri quella delle tigri: e posso dirvi che questo stesso anno, avendo Meemet Beì, o generale delle milizie del Regno di Tunisi, mandato a donare al Serenissimo Granduca mio Signore molti strani e curiosi animali d’Affrica, fra’ quali in una gran gabbia era una tigre femmina con un suo piccolo figliuolo partorito di pochi mesi, la buona tigre, avvicinandosi da Livorno a Firenze, non so se per rabbia o per ischerzo l’azzannò così gentilmente che gli spiccò di netto una zampa e quasi tutta la spalla che a quella era congiunta, e la tranghiottì ingordissimamente, ancorchè nella gabbia avesse altra carne morta da potersi sfamare. I gatti quando son castrati si trangugiano i loro propri testicoli, e le loro femmine sogliono talvolta divorarsi i figliuoli appena nati; ed il simile fanno le cagne. Il luccio, che è pesce fierissimo di rapina, non la perdona agli altri lucci; anzi così golosamente questi così fatti pesci si perseguitano l’un l’altro che non di rado avviene che un luccio di sette o d’otto libbre ne predi uno di tre o di quattro; e curiosissima cosa è a vedere, quando il luccio maggiore ha afferrato il minore, che per la lunghezza sua