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40 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI

     Che la riviera de le salubri onde
     Riga e le mena le barchette intorno;
     Questo venendo lunge fin da gl’Indi,
     Ch’hanno i lor corpi colorati e neri,
     Feconda il bel terren del verde Egitto
     E poi sen’ va per sette bocche in mare.
     Questo paese adunque intorno al Nilo
     Sa il modo che si dee tener chi vuole
     Generar l’api e far novelli esami.
     Primieramente eleggi in picciol loco,
     Fatto e disposto sol per tale effetto,
     E cingi questo d’ogni parte intorno
     Di chiusi muri, e sopra un picciol tetto
     D’embrici poni, ed indi ad ogni faccia
     Apri quattro finestre che sian volte
     A i quattro primi venti, onde entrar possa
     La luce che suol dar principio e vita
     E moto e senso a tutti gli animanti;
     Poi vo’ che prenda un giovanetto toro,
     Che pur or curvi le sue prime corna
     E non arrivi ancora al terzo maggio,
     E con le nari e la bavosa bocca
     Soffi mugghiando fuori orribil tuono;
     D’indi con rami ben nodosi e gravi
     Tanto lo batterai che caschi in terra,
     E fatto questo chiudilo in quel loco,
     Ponendo sotto lui popoli, e salci,