nacquero i vermi, che, trasmutatisi in uova, diventarono in fine mosche ordinarie: e lo stesso per appunto avvenne d’un gran numero delle suddette mosche ordinarie ammazzate e riposte in simili vasi aperti e serrati: imperciocchè nulla nascer mai si vide nel vaso serrato; ma nell’aperto vi nacquero i bachi, da’ quali, dopo esser diventati uova, nacquero mosche della stessa spezie di quelle sulle quali erano nati i bachi: di qui potrei forse conghietturare, che il dottissimo padre Atanasio Chircher, uomo degno di qualsivoglia lode più grande, prendesse, non so come, un equivoco nel libro duodecimo del Mondo sotterraneo, dove propone l’esperimento di far nascere le mosche dai loro cadaveri. S’irrorino, dice questo buon virtuoso, i cadaveri delle mosche e s’inzuppino con acqua melata; quindi sopra una piastra di rame s’espongano al tiepido calore delle ceneri, e si vedranno insensibilmente nascere da essi alcuni minutissimi e per mezzo del solo microscopio visibili vermicciuoli che, a poco a poco spuntando l’ali dal dorso, pigliano la figura di piccolissime mosche; le quali pure, a poco a poco crescendo, diventano mosche grandi e di perfetta statura. Ma io per me mi fo a credere che quell’acqua melata non serva ad altro che ad invitar più facilmente le