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174 | ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI |
tende a nutricarsi in quella cavità, ed a scaricarsi degli escrementi del ventre. Dal principio di Giugno fin al principio d’Ottobre continuai ad investigare se veramente que’ bruchi uscivano di quelle pallottole, e se si trasformavano in farfalle, e non ebbi mai fortuna di trovarn’una sola che fosse bucata; e avendone serrate molte in certi vasi, nè meno da queste potei accertarmene; imperocchè sempre dopo dieci o dodici giorni io trovai i bruchi morti nelle cavità delle pallottole.
E’ v’è un’altra razza di vetrice che non germoglia nelle foglie queste coccole rosse, ma in cambio loro fa su pe’ rami certi bitorzoli o calli, entro i quali si generano bruchi bianchi simili a’ soprammentovati, e di questi ancora non m’è venuto fatto di rinvenire ’l fine e la trasformazione.
Il dì 29 di Maggio mi furon portati de’ rami di salcio, nelle foglie de’ quali eran nate certe tuberosità o gonfietti di color verde, che cominciava a rosseggiare: eran questi lunghi e lisci come fagiuoli; non erano già situati come le pallottoline rosse della vetrice, le quali nascono nella banda della foglia che riguarda la terra, e facilmente da essa foglia si spiccano, ma queste del salcio son situate in modo, che hanno la loro elevazio-