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DI FRANCESCO REDI. 143

Io dubitava ancora, se per fortuna potess’essere, che quando spuntano le gallozzole ed i ricci, sopraggiugnendo le mosche, spargessero sopra di essi qualche fecondo liquore di seme che, pregno di spiriti vivacissimi, potesse penetrar nella parte più interna ed ingravidandola producesse quivi quel verme. Ma, avendo poi meglio considerato che vi son molti frutti e legumi che nascono coperti e difesi da’ loro invogli o baccelletti, e che pur bacano ed intonchiano; avend’osservato che tutte le gallozzole nascon sempre costantemente in una determinata parte de’ rami, e sempre ne’ rami novelli, e che quelle gallozzoline che nascono nelle foglie della quercia, della farnia e del cerro, anch’esse costantemente nascon tutte su le fibre o nervi di esse foglie e che nè pur una gallozzolina si vede nata sul piano della foglia tra un nervo e l’altro; che tutte infallibilmente spuntano da quella parte della foglia che sta rivolta verso la terra, e niuna da quella parte più liscia che riguarda il cielo, e per lo contrario tutte le gallozzoline che si trovano nelle foglie del faggio e d’alcuni altri alberi non ghiandiferi stanno tutte dalla parte più liscia di esse foglie: avendo ancora posto mente che molte foglie d’altri alberi, su le quali nascono o vesciche, o borse, o increspature,