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ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI. |
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ma sensitiva esalate, o dagli escrementi, o da’ corpi morti, o viventi degli animali; soggiugne ancora, che da’ medesimi corpi, o viventi, o morti, svaporano molti atomi, o corpicelli pregni d’anima sensitiva, i quali volando per l’aria, ed attaccandosi alle scorze delle piante, alle foglie, ed a’ frutti rugiadosi cagionano il nascimento de’ bachi. Pietro Gassendo è di parere, che nella polpa de’ frutti nascano i vermi, perchè le mosche, l’api, le zanzare, ed altri simili insetti posandosi sopra i fiori vi lascino i loro semi, i quali semi rinchiusi, e imprigionati poi dentro a’ frutti, coll’aiuto del calore della maturazione divengano vermi. Potrei molte, e molt’altre opinioni addurvi; ma perchè quasi tutte si riducono a quelle, delle quali nel bel principio di questa lettera vi favellai; perciò stimo opportuno il tralasciarle: e se dovessi palesarvi il mio sentimento crederei, che i frutti, i legumi, gli alberi, e le foglie, in due maniere inverminassero. Una, perchè venendo i bachi per di fuora, e cercando l’alimento, col rodere si aprono la strada, ed arrivano alla più interna midolla de’ frutti, e de’ legni. L’altra maniera si è, che io per me stimerei, che non fosse gran fatto disdicevole il credere, che quell’anima, o quella virtù, la quale genera i fiori, ed i frutti nelle pian-