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120 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI

gegno, che del corpo; ed io, per lo medesimo fine, con maniera libera vo scrivendo il mio parere; perche

... s’io al vero son timido amico,
     Temo di perder vita tra coloro
     Che questo tempo chiameranno antico.

E questo stesso timore, accompagnato da un ardentissimo amore della verità, è cagione che sinceramente vi confessi che ancor io ne’ tempi addietro, abbacinato dall’inesperienza ho talvolta creduto di quelle cose delle quali soventemente ricordandomi,

Di me medesmo meco mi vergogno.

Ed in vero bisogna che io avessi le traveggole allora quando, nelle mie Osservazioni intorno alle vipere, scrissi che il cuore di questi serpentelli ha due auricole e due cavità o ventricoli, imperocchè il cuor viperino non ha che una sola auricola ed una sola cavità: egli è ben vero che quella sola auricola gonfiata si dirama come in due tronchi ed internamente ha una sottilissima membrana che quasi la divide in due celle; e per queste due divisioni entrando, e cercando con lo stile o tenta, mi riuscì pigliar l’errore de’ due ventricoli, uno de’ quali veramente vi è, ma l’altro mi veniva disavvedutamente fatto con la tenta.