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Ercole? E il discepolo naturalmente ricorre a imagini famigliali alla poesia d’Esiodo, imagini di vita campestre, ma qui fuor di luogo. Poteva altronde spicciatamente dire: La lotta avvenne in estate; ma bisognava fare quell’operazione, che i retori chiamavano amplificazione, conglobazione di parti: ecco l’arena dei cimenti e dei trionfi scolastici. Sicchè per dire che è estate non basta il dire che la cicala canta, ma bisogna pur dire, ch’essa si pasce di rugiada, che canta tutto il giorno. E neppur basta: bisogna aggiungere il Sirio che abbronza i volti; e non basta ancora: bisogna aggiungere la spiga; non basta: bisogna aggiungere il dubbio colore che tinge le uve. Era poi molto facile, che tali composizioni venissero dai copisti inserite in quei lavori originali, dai quali se ri era tolto il soggetto, tanto più facile, se autore n’era il copista stesso.
Non può dunque dubitarsi, che gravi alterazioni abbiano patito le opere d’Esiodo. Si pensi,