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a poco a poco andò quello schiarimento surrettiziamente prendendo posto nel corpo dell’esemplare, tentando così celare la sua origine spuria.

XXXV.

Che dire quando si sparse lo sciame dei grammatici, degli scoliasti e dei maestri? I monumenti letterari più preziosi dell’antichità vennero in loro balia. Divennero la sorgente, onde i maestri traevano gli argomenti per esercitare i loro allievi nell’arte dello scrivere. Dei più distinti fra questi, quegli, cui venisse fatto di compor versi sullo stampo di quelli d’Omero, o d’Esiodo, o d’altro celebre poeta, ponevali accanto, o sostituivali a quelli del poeta tolto a modello. Ciò era facilissimo in tempi, in cui all’inspirazione succedeva l’imitazione, e al semplice linguaggio del genio l’ammanierato della scuola, in tempi, in cui il sorgere della critica