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Nel resto del poema si vede quel fare alla buona, che par negligenza, ed è all’incontro il chiaro riflesso di quell’arte primitiva, di cui da gran tempo si è perduta la traccia, e che ogni traduttore disperi di ritrar fedelmente senza rischio di cader nel volgare.

XXIX.

Lo Scudo d’Ercole.

Eccone l’argomento. — Alceo figlio di Perseo morendo lasciava erede Elettrione suo figlio a patto, che, come l’altro figlio Anfitrione fosse uscito di minorità, gli desse la parte del retaggio che gli spettava. Ma Elettrione salito sul trono di Tirinto non mantenne la promessa; Anfitrione quindi gli ruppe guerra, e uccisolo ritirossi in Tebe di Beozia. Ora avvenne, che i Tafii e i Teleboi, già suoi alleati in quella guerra, posero