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legge di concepimento, come crescono per la stessa legge di nutrizione. Nascono, perchè ogni mito risale ad un’origine determinata. Al contrario degli uomini gli Dei non muoiono: non muoiono infatti le forze degli elementi nè le passioni umane. Oltrechè l’uomo, come specie, è imperituro al pari della natura. Il suo è un continuo rinnovamento di sembianza; egli ritesse assiduamente la propria vita nella vita dei germogli del suo sangue, perpetuando così l’esistenza umana, che nell’individuo, compiuto un dato periodo, tramonta.
Di tale comunanza fra immortali e mortali l’interprete il più ingenuo è Omero. Nell’Iliade egli ci porta di continuo dalle tende dei guerrieri all’Olimpo, e dall’Olimpo alle tende dei guerrieri. L’Olimpo stesso ha le sue radici nella terra, è figlio della terra, soggiorno dell’uomo; ha caratteri pari a quelli d’altri monti: le sue erte sono dirupate, le sue cime sono nevose,