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La prima sede del Dio è il focolare domestico dell’uomo, il Dio vive colla famiglia e in famiglia, cioè entra interamente nelle abitudini e costumanze di essa: uomini e Dei sono le metà d’un’anima sola. Gli Dei sono coi popoli vincitori o vinti; restano con essi nella prima loro sede, od emigrano con essi. Enea insieme cogli avanzi d’Ilio porta in Italia i vinti Penati,1 ed uno dei patti che Enea propone a Latino è l’introduzione dei riti sacri e il culto dei suoi Dei nel Lazio.2 Gli Dei passando di terra in terra muteranno nome, perderanno qualcheduno dei loro antichi attributi, ne acquisteranno dei nuovi; ma restano in fondo gli stessi: nuova solo n’è la sede e l’ombreggiamento.

Gli Dei e gli uomini hanno origine comune: la terra.3 Gli Dei nascono per la stessa

  1. Eneide, I, 72.
  2. Eneide, XII, 192.
  3. Esiodo, Lav. e Gior., v. 108. — Pind., Nem., VI, I. — Versi Aurei, 63. — Cic. Leggi, VII.